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Patrimonio culturale

Edificio di Botanica e Genetica
L'edificio nasce come sede dell'Istituto di Botanica e Chimica Farmaceutica e viene progettato e realizzato tra il 1932 e 1935 da Giuseppe Capponi, figura rilevante della cultura architettonica dell’epoca.
Nonostante durante gli anni abbia subito diversi cambiamenti al suo interno, l'edificio ha mantenuto la sua struttura formale originaria, perfetta espressione del razionalismo europeo. Si compone di due corpi longitudinali simmetrici e di un corpo centrale caratterizzato da due torri vetrate, che originariamente contenevano a nord i musei e gli erbari e a sud le piccole serre sperimentali, poi trasformate in studi e laboratori. Il basamento posteriore era occupato da 700 mq di grandi serre, ora convertite in laboratori e nell'essiccatoio del museo Erbario.
La compresenza di corpi orizzontali ed elementi verticali e la giustapposizione di masse compatte con ampie superfici trasparenti creano nell’insieme una struttura leggera e luminosa che coniuga estetica e funzionalità, ottimizzando le fonti energetiche naturali e le necessità di ventilazione.
   
Biblioteca
La biblioteca del dipartimento conserva un imponente patrimonio di circa 60.000 documenti e ha organizzato diversi fondi importanti, tra i quali il Fondo Antico, che raccoglie 1237 esemplari antichi e rari. Questi ultimi comprendoni il Commentarii in sex libros Pedacii Dioscoridis Anazarbei de materia medica del medico botanico senese Pietro Andrea Mattioli (edizione del 1565), testo base per farmacisti e speziali fino a metà Ottocento; l’Hesperides sive De malorum aureorum cultura et usu libri quatuor di Giovanni Battista Ferrari (1646) con 79 illustrazioni incise in rame ed eseguite da illustri artisti, raffiguranti specie botaniche e varietà di limoni e arance, l’English botany di James Sowerby (1790-1814), raccolto in 36 volumi illustrati con bellissimi disegni accuratamente colorati a mano.
 
Musei
I musei del dipartimento ospitano un importante patrimonio di reperti ed esemplari, che può essere apprezzato dal pubblico tramite visite e visite guidate.
Il Museo di Antropologia conserva circa 6.000 resti scheletrici umani di età preistorica, protostorica e recente, resti di primati non umani, le collezioni degli strumenti antropologici e dei modelli facciali in gesso, e una preziosa collezione di calchi delle varie specie di Preominidi ed Ominidi. I due crani neanderthaliani di Saccopastore (Roma, 120.000 anni fa) e lo scheletro neolitico abruzzese di Fonterossi (circa 5.000 anni fa) sono tra i reperti di maggior pregio.
Il Museo Erbario conserva oltre un milione di esemplari botanici e due collezioni scientificamente e storicamente importanti: l'Hortus Nereidum, una raccolta prelinneana di 592 tavole di valore scientifico ed estetico, e le Collezioni crittogamiche di Giuseppe De Notaris (1805-1877) che includono numerosi esemplari tipo di nuove entità vegetali, accompagnati da descrizioni dettagliate e disegni di strutture microscopiche .
L'Orto Botanico di Roma, oltre a ospitare più di 2500 specie vegetali provenienti da tutto il mondo, è caratterizzato anche da elementi architettonici di notevole interesse storico-artistico, come le settecentesche  Fontana dei Tritoni e Scalinata delle Undici fontane, quest'ultima concepita come fondale prospettico dell’intero parco, e le tre serre storiche: Serra Corsini, Serra Francese e Serra Monumentale.
 
 

  

 

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